CAMBIAMENTO
Vige una sostanziale differenza tra la creatività e la trasformazione, la prima locuzione è più semplice e significa fantasia, estro, inventiva, mentre il secondo lemma, è molto più complesso, ad esso appartengono i significati di cambiamento, conversione, mutamento, modificazione, trasmutazione, potenziamento (se ne potrebbero citare ancora tanti altri) attribuiti sia alle esperienze negative sia a quelle positive.
Con assoluta certezza e autorevolezza possiamo asserire che l’unico che ha la podestà di creare è Dio, mentre l’uomo è dotato di una capacità che gli permette di escogitare, architettare, modificare e trasformare. La Bibbia, nel primo libro (Genesi 1:1) c’illustra il particolare portento della creazione dei cieli e della terra, mostrando una verità straordinaria, la quale denota la grandezza e l’illimitata supremazia dell’Onnipotente. Il vocabolario Ebraico, per indicare e sottolineare che l’Eccelso Dio è l’artefice della creazione, si avvale del termine “Barah” in altre parole, creare dal nulla, diversamente, per riordinare il caos, adotta l’espressione “Asah” vale a dire trasformare. La stessa terminologia è usata per la “creazione” di Adamo; Dio non “creò” (Barah) Adamo dal nulla, ma lo “formò” (Asah), si servì della polvere della terra (Genesi 2:7). Quanto detto, getta luce su un’altra verità: al momento dell’accoppiamento e il concepimento, l’uomo (maschio e femmina) non crea ma procrea! Queste diversità sopraccitate, sottolineano che l’uomo pur potendo interagire su svariati campi e specifici settori, è limitato, e tale limite non gli consente di intervenire per appagare il suo stato interiore. S’illude cercando di aggrapparsi a tutto, è disposto a mettere a repentaglio la propria vita pur di realizzare una vita migliore, pur di concretare un cambiamento. Recentemente i mass-media hanno informato di molti sventurati e infelici che cercarono di raggiungere (con mezzi estremamente inattendibili e sovraccarichi) una “riva” nuova per abbracciare una vita migliore, il risultato fu una cruda e agghiacciante delusione. Molti sono caduti nelle mani di veri lestofanti, imbroglioni che li hanno perfino spogliati dei loro beni ingannandoli con sogni che non si sono mai realizzati, altri purtroppo, hanno incontrato la morte, altri ancora sono caduti in balia di problemi più raccapriccianti di quelli che avevano precedentemente, insomma, hanno atteso e bramato un cambiamento ma purtroppo si sono trovati in un labirinto da cui non riescono a trovare la via d’uscita. Diversi sono riusciti a realizzarsi, hanno trovato un “buon terreno”, si sono ben inseriti nella società, perfino la loro condizione economica è cambiata, ma purtroppo non hanno scorto il vero cambiamento: è mutato lo status esteriore ma non quello interiore.
La parola di Dio, la Bibbia è sempre attuale, circa 2600 anni fa, il profeta Geremia denunciava il riflesso interiore dell’uomo, la sua innata e permanente condizione di incompletezza e come uno strascico, ancora oggi si ode l’eco. Ecco cosa scrisse: il cuore è ingannevole più d'ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi lo conoscerà? E a noi si consumavano ancora gli occhi in cerca d'un soccorso, aspettato invano; dai nostri posti di vedetta scrutavamo la venuta d'una nazione che non potea salvarci. Ger. 17:9 - Lam. 4:17
Molte persone provenienti dalla Cina, Africa, Romania, Russia, America, Asia… …, malauguratamente si sono avventurati affrontando pericoli tra i quali l’attraversamento dei mari e dei cieli con mezzi insicuri, inaffidabili, abusivi e illegali. Ormai tutto il globo è invaso e contagiato dall’idea di “rischiare” per “cambiare”, il desiderio di cambiare è nel senso lato, il quale abbraccia il successo, la posizione sociale, la ricchezza, la celebrità, la fama, il dominio, la superiorità, il potere... infine, “dulcis in fundo”, possiamo citare l’anelito più importante: LA LIBERTA’!
Per realizzare un rinnovo radicale di vita non occorre cambiare “aria” o addirittura oltrepassare un confine fuggendo in qualità di “clandestini” dalla propria patria. Non è nemmeno opportuno tuffarsi ciecamente da uno scoglio non sapendo cosa ci attende sotto il pelo d’acqua. Il re Salomone con le seguenti parole enunciò un aforisma che lascia trapelare le realtà intorno a noi: ogni cosa è in travaglio, più di quel che l'uomo possa dire; l'occhio non si sazia mai di vedere, e l'orecchio non è mai stanco d'udire. Eccl. 1:8
L’uomo è assetato, affamato di libertà di pace di tranquillità e serenità, darebbe qualsiasi cosa pur di ottenere una vita diversa e felice. L’Eccelso Gesù, il Maestro, ha lasciato un’eredità la cui validità è eterna, indicando anche l’esatto indirizzo. Egli disse un giorno: conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi, se dunque il Figliuolo vi farà liberi, sarete veramente liberi. Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo. Prendete su voi il mio giogo ed imparate da me, perch'io son mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero. Matteo 11:28-30 – Giov. 8:32,36
Pastore Carlo Di Maddalena